La Tenuta di Dolciano e gli Etruschi
Aggiornamento: 30 apr 2021
La storia di Dolciano inizia in epoca Etrusca.
Numerosi sono i reperti ritrovati in loco tra i quali le urne cinerarie presenti nel giardino della villa. Uno dei più famosi è il Canopo di Dolciano del VI Secolo a.C.
Un vaso cinerario con corpo panciuto e il collo, e il coperchio foggiato a testa.
L’intento era quello di umanizzare l’urna con il defunto per recuperare la sua integrità fisica dopo la sua morte. Questo tipo di urna è chiamata vaso viscerale ed è tipico del territorio di Chiusi in tempo Etrusco. I vasi viscerali erano tipici anche in Egitto, il Suo nome deriva dalla città di Canopo, che si trovava sul delta del Nilo.
L’esemplare di Dolciano è il migliore rappresentante dei Canopi in bronzo
(Si trova oggi nel Museo Nazionale Etrusco di Chiusi).
Un altro ritrovamento storico il vaso di François (66 m di altezza per 57 cm di circonferenza).
Un importante testimonianza dello scambio tra l’Etruria Arcaica ed il mondo greco. Rappresenta un caposaldo della ceramografia a figure nere. Il vaso risale al 565 a.C. e veniva utilizzato per la miscela di acqua, miele e spezie per diluire il vino che altrimenti sarebbe stato troppo alcolico.
Viene chiamato vaso di François perché venne ritrovato da Alessandro Francois (1.796-1857) a Fonte Rotella, in direzione di Chiusi. Nel 1844. Oggi è custodito nel Museo Archeologico di Firenze.
