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La Coppa Bologna

Updated: May 3, 2021

La coppa Bologna


Il comm. Francesco Bologna fu l’ideatore della “gara Ciclistica su strada per Dilettanti”.


Francesco Bologna era un imprenditore agricolo illuminato, non volto al solo e mero profitto dei sui beni.

Si occupa personalmente del benessere degli abitanti della sua azienda che ai tempi si dislocava da Montevenere a Montallese.


Il suo desiderio era di eliminare l’analfabetismo che allora era assai diffuso in Italia.

Per questo motivo istituì l’asilo, la scuola elementare e quella di cucito.


Contemporaneamente si interessò di dare svago agli abitanti di Dolciano creando un teatro,

A Dolciano si festeggiavo feste religiose. Merende con balli, giochi come il ruzzolone.

Durante queste feste si improvvisavano anche gare e corse a piedi o in bicicletta.

Un giorno vide il Giro d’Italia sulla salita di Radicofani e forse da qui nacque l’ispirazione di una gara ciclistica a Chiusi.

Inoltre la linea ferroviaria di Chiusi favoriva la venuta di corridori da tutta la Toscana e dalle Regioni vicine.


In questo contesto, nel 1929 nacque l’idea di organizzare una corsa per ciclisti dilettanti.

Negli anni la coppa Bologna è cresciuta molto diventando un appuntamento nazionale.


Nel 1929 a Chiusi vivevano 7.000 abitanti di cui 2.500 nel centro storico dove c’erano tutti i servizi tra cui la banca.

Chiusi Scalo, con la sua stazione nata nel 1862 stava diventando un piccolo centro economico

C’era ancora la mezzadria, la gente viveva e lavorava dove aveva casa. I mezzi di comunicazione erano scarso e la bicicletta era ancora un bene di lusso.


L’evento, senza fini di lucro è stato organizzato quasi spontaneamente con l’aiuto dei cittadini che ospitavano in casa gli atleti per evitare ulteriori spese.


L’organizzazione della corsa viene affidata alla Mens Sana di Siena, una società sportiva fondata nel 1871 e con una squadra ciclistica tra le più forti della Toscana.


Il 13 ottobre 1929 venne disputata la prima coppa Bologna. Il giorno della festa della Beata Vergine del Rosario, con un grande richiamo per i fedeli cittadini!


Accorrono sportivi all’ultimo minuto e durante la gara, per colpa di un cane a Pozzuolo, cade il ciclista in prima posizione, Meloni Bisio, e a seguire molti altri concorrenti.


Prima e dopo la gara viene celebrata la Messa, organizzate gare di cavalli amatoriali, la gara della cuccagna, e fa festa la Banda del Paese.


I premi sono una coppa, delle medaglie e dei premi in denaro.

Dato il successo delle gare, Francesco Bologna regalò della terra per costruire il velodromo ed il campo sportivo.


Vanno ricordati Benito Galli, Presidente della Società Sportiva di Montallese e il suo amico Mario Rossetti ed Otello Perugini, per il grande impegno dedicato all’organizzazione della gara.


Dopo gli anni 50 ed in parallelo con la penetrazione dei mass media e della televisione nelle famiglie Italiane con il successo di sport come il calcio, il ciclismo perse di interesse, nonostante ciò la coppa Bologna rimase un importante appuntamento annuale per tutti i cittadini di Chiusi e non solo.


Gino Bartali vinse l’edizione del 1934.

Francesco Moser partecipò e vinse la Coppa Bologna nel 1971.

Nel 1972 la corsa assunse una veste internazionale dove la nazionale Polacca vince su tutti.

Tra i partecipanti alla Coppa ciclistica Bologna vanno ricordati anche: Stefano Casagrande, Davide Cassini, Ercole Mealli, Andrea Checchi, Da Ros Vito, Giuseppe Pausello Walter, Luciano Donati, e tanti altri.


Vanno ricordati Benito Galli, Presidente della società sportiva di Montallese e il suo amico Mario Rossetti ed Otello Perugini, per il grande impegno dedicato all’organizzazione della gara.


Nel 2019 la Coppa Bologna ha celebrato il 50esimo Anniversario.

Oggi la coppa e’ organizzata dall’A.S.D. Team Bicidea Montallese ed è una competizione nazionale Elite Under 23.




Fonte: Storia della Coppa Bologna, il Ciclismo a Montallese, a cura di Giancarlo del Balio e Leonetto Tistarelli, Ed. 2011 Banca Val di Chiana.

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